Ottenere dei piccoli prestiti senza busta paga, come fare?

Negli ultimi quindici anni, un numero crescente di italiani ha fatto ricorso al mondo del credito, diventato un supporto di vitale importanza per mantenere inalterato il proprio tenore di vita o finanziare l’acquisto di beni e servizi. In questo lasso di tempo, al fine di agevolare una vasta fetta di cittadini, il comparto dei finanziamenti ha vissuto una profonda e radicale mutazione.

Se un tempo, infatti, l’unica forma di prestito era quella che prevedeva l’addebito della rate sul conto corrente, oggi, grazie ad esempio alla cessione del quinto, è possibile trattenere l’impegno mensile direttamente in busta paga o nel cedolino della pensione. Una pluralità di offerte che non riguarda soltanto per le tipologie di finanziamenti contraibili.

Quali sono i soggetti che possono richiedere un piccolo prestito senza busta paga

Nel 2021, infatti, alcune categorie di consumatori alla quali era preclusa la possibilità di ottenere un finanziamento possono ottenere un po’ di salvifica liquidità. Affaritaliani.it, una nota testata giornalistica italiana, ha già approfondito questo discorso nel suo articolo su come richiedere dei piccoli prestiti senza busta paga o senza garanzie.

Vediamo, innanzitutto, quali sono le categorie ascrivibili al mondo dei prestiti senza busta paga o senza garanzie. Oltre ai liberi professionisti, che non disponendo di un’entrata certa e continuativa potrebbero riscontrare difficoltà ad accedere al mondo del credito, i prestiti senza busta paga possono essere richiesti da casalinghe, disoccupati e studenti universitari.

Questo particolare settore del credito rappresenta, non di rado, lo strumento ideale per finanziare quelle spese non ulteriormente rimandabili, talvolta di importanza elevata per garantire a sé stessi e al proprio nucleo famigliare una vita serena ed armoniosa. L’esempio più evidente, in tal senso, è fornito dagli studenti universitari, costretti a chiedere un piccolo prestito per finanziare le spese da dover sostenere durante il proprio percorso universitario.

Dal pagamento delle rette a quello dell’affitto di una stanza, essi sono spesso costretti a dover sopportare delle spese che neppure qualche piccolo “lavoretto” può riuscire a supportare totalmente. Grazie ai piccoli prestiti senza busta paga, invece, possono richiedere la modesta liquidità di cui necessitano, ammortizzando il costo in comode e sostenibili rate mensili.

Qual è la via maestra per ottenere più rapidamente una risposta

L’accesso a questo settore, per quanto ovvio, può essere agevolato dal percepimento di fonti di reddito alternative allo stipendio. Basti pensare, ad esempio, ad un immobile di proprietà concesso in locazione a terzi: l’incasso mensile di un affitto può agevolare la concessione del prestito, oltre a testimoniare come il richiedente disponga di un buon patrimonio in grado di sopperire all’assenza dell’incasso mensile dello stipendio.

Un altro chiaro esempio di quanto siano di grande supporto i prestiti senza busta paga, arriva direttamente dal mondo femminile. Una casalinga separata potrebbe far leva sull’assegno di mantenimento che l’ex coniuge è obbligato a versare mensilmente, ottenendo una piccola somma che potrebbe risultare di grande aiuto per sé stessa o per i propri figli.

Il mondo dei piccoli prestiti senza busta paga coinvolge un numero elevato di intermediari del mondo del credito, dando modo all’utente di poter scegliere tra un vasto numero di opzioni. Di norma, tuttavia, i piccoli prestiti senza busta paga possono essere erogati per un importo non superiore ad €.3000,00, l’ammortamento, invece, solitamente non supera i 36 mesi.

La richiesta di un piccolo prestito senza busta paga può essere effettuata rivolgendosi ad un ufficio finanziario oppure tramite la grande rete telematica. Quest’ultima opzione, numeri alla mano, è quella che consente di ottenere più celermente una risposta, indirizzando il consumatore, qualora l’esito della richiesta fosse negativo, di potersi rivolgere ad un altro intermediario creditizio.