I paesi più vecchi in Europa: quali sono

In Europa, i Paesi con la popolazione più anziana includono Italia, Germania, Grecia, Portogallo, Bulgaria e Spagna. Questi Paesi infatti vedono una percentuale elevata di cittadini oltre i 65 anni, e vari fattori contribuiscono a questo fenomeno che comunque è da tenere sotto controllo.

A tal proposito, l’Italia è un paese di anziani, ma è anche un luogo dove gli anziani possono vivere serenamente? Questa domanda diventa sempre più pressante man mano che la popolazione invecchia e le necessità assistenziali crescono.

Una delle sfide principali è ripensare i modelli delle RSA, istituzioni che non sempre rispondono efficacemente alle esigenze degli ospiti, e costruire una rete solida di assistenza nelle varie città italiane potrebbe essere determinante anche nelle realtà di provincia, implementando ad esempio dei servizi di assistenza anziani a Como e in altre zone più distanti dai capoluoghi di regione.

È essenziale altresì rivalutare le modalità operative e i contesti di accoglienza, come il cohousing o altre forme innovative di vita comunitaria, garantendo un’integrazione tra servizi sociali e sanitari che sia in linea con i bisogni specifici delle persone. Questa nuova concezione dell’assistenza deve tener conto delle diverse intensità di cura necessarie, fornendo flessibilità e personalizzazione per adattarsi a ogni situazione.

Le cause dell’invecchiamento demografico

I vari fattori che contribuiscono a questo fenomeno di anzianità si possono riepilogare in questo modo:

Bassa natalità: tutti questi paesi hanno tassi di natalità relativamente bassi, il che significa che ci sono meno giovani per sostituire le generazioni più anziane.

Aumento dell’aspettativa di vita: gli avanzamenti nella medicina e nelle condizioni di vita hanno aumentato l’aspettativa di vita, portando a una popolazione più anziana.

Migrazione dei giovani: molti giovani in questi paesi tendono ad emigrare all’estero in cerca di migliori opportunità di lavoro, lasciando una percentuale maggiore di persone anziane.

– Politiche di welfare: alcuni di questi paesi hanno sistemi di welfare consolidati che forniscono un supporto significativo agli anziani, contribuendo a una qualità di vita migliore e a una maggiore longevità.

Questi fattori insieme creano una demografia inclinata verso una popolazione più anziana, che presenta sfide uniche per i sistemi sanitari, le politiche pensionistiche e le infrastrutture sociali.

La popolazione più anziana del mondo vive in Giappone

Se l’Italia è dunque il Paese più vecchio d’Europa, a livello globale, il Giappone è quello che detiene il primato per avere la popolazione più anziana al mondo.

Oltre il 10% dei giapponesi ha superato gli 80 anni, mentre il 29,1% dei suoi 125 milioni di abitanti ha 65 anni o più. L’Italia segue immediatamente, con il 24,5% di persone sopra i 65 anni, seguita dalla Finlandia con il 23,6%. Questo trend è destinato a consolidarsi: entro il 2040, si prevede che gli over 65 rappresenteranno il 34,8% della popolazione giapponese, secondo l’Istituto nazionale per la ricerca sulla popolazione e la sicurezza sociale. Gli anziani in Giappone sono tra i più attivi nel mondo del lavoro, costituendo il 13% della forza lavoro nazionale. Tuttavia, la previdenza sociale rimane un onere elevato e quasi insostenibile.

In parallelo, il Giappone affronta uno dei tassi di natalità più bassi al mondo. Gli sforzi per aumentarlo hanno finora avuto scarsi risultati a causa dell’alto costo della vita, dei lunghi orari lavorativi e dell’incremento delle spese. Nel 2023, sono nati meno di 800.000 bambini, il livello più basso mai registrato da quando sono iniziati i rilevamenti nel XIX secolo, soprattutto se si pensa che negli anni Settanta, il numero di nascite superava i due milioni.

Con la popolazione più anziana al mondo ed un tasso di natalità in costante calo, il Giappone affronta quindi una sfida significativa nel bilanciare la sua struttura demografica, cercando soluzioni innovative per sostenere il crescente numero di anziani, garantendo nel contempo un futuro sostenibile per le generazioni più giovani.